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(ANSA) - CASERTA, 04 LUG - I carabinieri del Nas di Caserta
hanno sospeso l'attivita' di un caseificio del Casertano per non
aver risolto alcune gravi criticita' rilevate nel corso di un
precedente sopralluogo. In particolare il Nas aveva accertato
carenze igienico-sanitarie e strutturali nel locale in cui
venivano realizzati i latticini, l'utilizzo di ambienti non
idonei allo stoccaggio di imballaggi, la presenza di materiale
ingombrante che nulla aveva a che fare con la produzione; i
carabinieri avevano inoltre contestato al titolare l'ubicazione
di attrezzature per la lavorazione del latte all'esterno dei
locali, in luoghi non ritenuti idonei. Oltre alla sospensione
dell'attivita', i carabinieri, in collaborazione con il personale
del servizio veterinario dell'Asl di Caserta, ha sequestrato per
motivi sanitari anche 350 litri di latte in attesa di
lavorazione. (ANSA).
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Roma, 4 lug. - (Adnkronos) - Fingendosi il nipote, truffa una anziana
di 86 anni facendosi dare soldi e gioielli. Per questo un uomo è stato
arrestato dai Carabinieri di Castel Gandolfo, in provincia di Roma.
Dalle prime ore del mattino, a Napoli, i militari stanno eseguendo
un'ordinanza che dispone la misura cautelare del carcere, emessa dal
gip del Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura, nei
confronti del 30enne, con precedenti per reati analoghi, gravemente
indiziato di truffa aggravata in danno della donna.
Il 24 maggio scorso, una pattuglia di Carabinieri della Stazione di
Castel Gandolfo, nel transitare per le strade cittadine, era stata
fermata dall'anziana donna che chiedeva aiuto per essere stata, poco
prima, vittima di una truffa. La signora denunciava che prima era
stata contattata telefonicamente da un giovane che le diceva di essere
suo nipote, incorso in un incidente stradale e di avere bisogno di
6.000 euro per pagare una contravvenzione e che, di lì a poco, sarebbe
passato un corriere postale a ritirare la somma necessaria alla sua
liberazione. Cosa che effettivamente era accaduto poco dopo: la donna
aveva consegnato all'uomo, presentatosi presso la sua abitazione,
risparmi racimolati dalla sua pensione di 640 euro e questi,
riferendole che non erano abbastanza, aaveva prelevato dalla sua
cassaforte orologi e gioielli e si era fatto consegnare dalla donna
una catenina che aveva al collo e la sua fede nuziale, ricordo del
defunto marito. Circa 10.000 euro il valore dei gioielli prelevati.
I Carabinieri, attraverso la visione di filmati della
videosorveglianza, sono riusciti a risalire alla targa di
un'autovettura, presa a noleggio a Napoli e sulla cassaforte hanno
trovato alcune impronte digitali, che corrispondevano a quelle del
giovane, riconosciuto altresì dalla vittima con individuazione
fotografica. I Carabinieri hanno ricostruito che l'uomo, con
precedenti per truffe a danno di anziani e pertanto già sottoposto
all'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria, dopo aver
apposto la firma presso una caserma di Napoli, era partito alla volta
della provincia di Roma. L'arrestato è stato associato alla Casa
Circondariale di Napoli-Poggioreale.
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Napoli, 4 lug. (Adnkronos) - Si chiama ''Green Life'' l'operazione che
i Carabinieri stanno svolgendo a ridosso delle pendici dei Monti
Lattari, promontori verdi che sovrastano la costiera sorrentina e
anticipano l'agro nocerino-sarnese. Uno spartiacque naturale la cui
posizione favorisce terreno fertile per le coltivazioni più esigenti
in termini di luce ed esposizione la cui conformazione geografica
offre alla criminalità rifugi per droga e armi quasi impossibili da
scovare e raggiungere.
A supportare i carabinieri locali della compagnia di Castellammare di
Stabia anche lo squadrone eliportato Cacciatori ''Calabria'' e
l'occhio elettronico del drone a guida remota dei militari del nucleo
investigativo di Napoli. Il primo a finire in manette è stato N.G.,
41enne di Agerola già noto alle forze dell'ordine, allevatore,
ritenuto elemento di spicco del clan Afeltra - Di Martino. Nel suo
fondo agricolo, accanto ad un porcile, i carabinieri hanno trovato 1
pistola Desert Eagle cal. 44 magnum con caricatore e 47 cartucce e una
mitragliatrice Micro Uzi calibro 9 con matricola abrasa e
silenziatore, 3 serbatoi e 15 proiettili. Armi da guerra, avvolte in
una busta di cellophane e sotterrate insieme a 37 cartucce cal. 7.62 e
5 cal. 12.
L'uomo, spiegano gli inquirenti, è ora in carcere e dovrà rispondere
di detenzione illegale di armi clandestine e munizioni. Sulle armi
saranno effettuati accertamenti balistici e dattiloscopici per
verificare se siano state utilizzate durante eventi criminosi. Quasi
inedita la quantità di cocaina rinvenuta vista la locale vocazione al
verde dell'erba. 35 chili e mezzo di polvere bianca finissima
compattata in 31 sacchi di cellophane e un valore commerciale che al
dettaglio avrebbe fruttato circa 1 milione di euro. E poi 20 chili di
marijuana già essiccata e pronta per inondare il mercato dello
sballo.Nel conto anche un bilancino di precisione e 2 flaconi di
fertilizzante. Nell'area del Monte Faito, una delle cime più alte
dell'anti-appenino stabiese, i militari hanno rinvenuto 50 piante di
cannabis di circa 1 metro e 20 centimetri. In località ''Chiane'',
siamo di nuovo a Gragnano, ancora 50 piante della stessa specie. Sono
state tutte distrutte sul posto.
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Roma, 4 lug. (Adnkronos) - Dalle prime ore di questa mattina, i
Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, a conclusione di
complesse indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia
della Procura della Repubblica del capoluogo pugliese, stanno
eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare a carico di 25 indagati,
ritenuti appartenenti a un sodalizio criminale operante, nei territori
di Bitonto e Palo del Colle, nel traffico di sostanze stupefacenti,
con modalità mafiose. Gli arresti sono in corso contestualmente in
diverse località delle regioni Puglia, Calabria, Sicilia, Emilia
Romagna e Friuli Venezia Giulia.
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(ANSA) - TORINO, 02 LUG - Sono due presunti appartenenti alla
cosca Alvaro, intesa "Carni i cani" di Sinopoli (Reggio
Calabria), le persone arrestate dai carabinieri nelle indagini
sul 'cold case' dell'omicidio di Giussepe Gioffre', avvenuto a
San Mauro Torinese nel 2004 per mano della 'ndrangheta.
Si tratta di Paolo Alvaro, 57 anni, originario di Sinopoli, e di
Giuseppe Crea, 44 anni, di Rizziconi (Reggio Calabria),
attualmente detenuto nel carcere di Parma. (ANSA).
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(ANSA) - DOMUSNOVAS, 02 LUG - Si e' concluso questa mattina
l'intervento di ricerca di un uomo disperso nelle campagne di
Domusnovas. Il 77enne, residente a Domusnovas, e' stato
ritrovato senza vita intorno alle 6.30 dopo che nella serata di
ieri si era allontanato da casa per fare una passeggiata Alcuni
conoscenti, non vedendolo rientrare hanno dato l'allarme. Alle
00.30 circa, la centrale del Soccorso Alpino e Speleologico ha
risposto alla chiamata del sindaco.
Una decina di tecnici delle stazioni di Cagliari, Iglesias e
Medio Campidano, sono partiti immediatamente e hanno raggiunto
l'area di intervento. Le operazioni di ricerca si sono protratte
per tutta la notte e si sono concluse alle prime luce dell'alba
con il ritrovamento dell'uomo nelle vicinanze della Grotta di
San Giovanni. Sul posto, oltre ai tecnici del Cnsas anche i
Vigili del Fuoco con le loro unita' cinofile, i Carabinieri, AVAD
Domusnovas e altre associazioni di volontariato del territorio.
(ANSA).
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(AGI) - Tramonti (Salerno), 2 lug.- Aveva aperto le valvole del gas nella notte con la compagna che stava dormendo. E' stato arrestato per tentato omicidio S.M., 55enne residente a Tramonti, nella frazione Pendolo, che nella notte tra giovedi' e venerdi' scorso ha messo a punto il suo progetto di morte. La donna e' stata svegliata dall'odore agliaceo che aveva invaso l'abitazione. E' stata veloce ad abbandonare l'abitazione e a chiamare il 112 e il 115. Intanto il compagno steso sul divano era intontito, quasi privo di sensi. Al loro arrivo i militari, con i Vigili del Fuoco del distaccamento di Maiori, hanno immediatamente chiuso le valvole e aperto le finestre. L'uomo, in stato confusionale, e' stato arrestato e portato nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Gia' noto alle Forze dell'ordine, ad Alessandria, dove ha vissuto per diversi anni e ha picchiato un barista, anche a Tramonti si e' reso protagonista di altri reati. Nella notte dello scorso 28 marzo esplose diversi colpi di fucile all'indirizzo del cancello della Caserma dei Carabinieri di Maiori danneggiando il citofono. (AGI)Sa3/Pgi
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(ANSA) - BARCELLONA POZZO DI GOTTO, 02 LUG - Sentenza di
archiviazione per 70 imputati e decreto che dispone il rinvio a
giudizio per altri tredici, ma facendo cadere l'accusa di
associazione per delinquere e disponendo il non luogo a
procedere per diversi capi di imputazione. E' la decisione del
Gup di Barcellona Pozzo di Gotto, Giuseppe Sidoti, a conclusione
dell'udienza preliminare dell'inchiesta nata dall'operazione dei
carabinieri 'Isola Verde' su un presunto 'sacco edilizio' in due
comuni dell'Isola di Salina, Santa Marina e Malfa,
nell'arcipelago delle Eolie.
La prima udienza del processo e' stata fissata per il 16
dicembre davanti al Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto in
composizione collegiale. I reati ipotizzati, a vario titolo,
sono falsita' materiale in atti pubblici commessa da pubblico
ufficiale, corruzione per atti contrari al propri doveri
d'ufficio, turbata liberta' degli incanti, rivelazione di segreti
d'ufficio e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in
atti pubblici.
Tra i tredici imputati del processo ci sono anche l'ex sindaco
di Santa Marina, Massimo Lo Schiavo, l'ex vice sindaco Domenico
Arabia, il capo dell'ufficio tecnico dello stesso Comune,
Giuseppe Caravaglio, il geometra Antonio Podetti, l'architetto
Elena Caruso, all'epoca dei fatti dipendente dell'Ufficio
tecnico comunale di Santa Marina Salina e un geometra dello
stesso ufficio, Antonio Battaglini. A giudizio anche privati
cittadini: Sergio Zavone, Giuliana Cafarella, Daniela Virgona,
Mario Virgona, Santino Ofria, Carmelo Pinto Vraca e Salvatore
Perillo.
Nel suo provvedimento il Gup Sidoti ha disposto, anche per le 13
persone rinviate giudizio, il non luogo a procedere per numerosi
capi di imputazione e ha riqualificato alcuni reati in accuse
meno gravi di quelle contestate dalla Procura. (ANSA).
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(ANSA) - TORINO, 02 LUG - Le ordinanze di custodia sono state
eseguite a Parma e Reggio Calabria dai carabinieri del nucleo
investigativo di Torino. Entrambi i destinatari, secondo gli
inquirenti, risultano affiliati alla 'ndrangheta. Uno era gia'
detenuto per altra causa a Parma.
Le prime indagini, svolte nell'immediatezza dell'omicidio,
portarono alla condanna (21 anni di carcere) di Stefano Alvaro,
considerato uno dei tre componenti del gruppo di fuoco. Nel
maggio del 2021 i Ris di Parma si sono serviti di nuove
tecnologie informatico-dattiloscopiche per analizzare alcuni
reperti trovati vicino all'auto, bruciata, che era stata
adoperata per l'agguato.
Nella ricostruzione degli inquirenti, la faida risale agli anni
Sessanta, quando Gioffre', al termine di una disputa per ragioni
commerciali, uccise due esponenti della cosca Dalmato-Alvaro.
Il procedimento e' coordinato alla Dda del Piemonte. I
carabinieri torinesi sono stati supportati, nella fase di
notifica dei provvedimenti di custodia, dai colleghi di Reggio
Calabria. (ANSA).
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Palermo, 2 lug. (Adnkronos) - Un palermitano di 50 anni è stato
arrestato dai Carabinieri della Stazione di Altofonte, con il supporto
dei colleghi della Sezione Operativa di Monreale e della Stazione di
Santa Cristina Gela, per ricettazione e furto aggravato. I militari,
durante una perquisizione nella sua casa di campagna, hanno trovato 9
motoveicoli, provento di furti commessi a Palermo e provincia;
un furgone di proprietà del Comune di Palermo; numerosi pezzi di
ricambio di almeno 20 ciclomotori e diverse autovetture.
La casa, allacciata abusivamente alla rete elettrica pubblica, è stata
sequestrata insieme al materiale rubato che in parte è stato
restituito ai legittimi proprietari. Per l'uomo è stato disposto
l'obbligo di dimora nel comune di residenza e l'obbligo di
presentazione alla polizia giudiziaria.