Carabinieri News

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  1. LPN-Roma: droga nascosta in macchina sotto il sedile, due arresti

    Milano, 13 set. (LaPresse) - I carabinieri della Stazione di Roma Casal Bertone, d'intesa con la Procura della Repubblica, hanno arrestato in flagranza un uomo di 58 anni e una donna di 57 anni, entrambi cittadini italiani, con precedenti, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La scorsa notte, i carabinieri, impegnati in un normale servizio di controllo del territorio in viale Altiero Spinelli, hanno fermato una Smart ForTwo condotta dall'uomo con la donna accanto. Sin da subito, i due sono apparsi molto agitati, circostanza che ha spinto i militari ad approfondire gli accertamenti La successiva perquisizione ha permesso di rinvenire, nascosti in due astucci metallici, come quelli utilizzati come contenitori di caramelle, fissati con calamite sotto il sedile passeggero, 21 dosi di cocaina del peso di 11 grammi. Ulteriori 4 involucri della stessa sostanza, pari a 3,6 grammi, sono stati trovati addosso alla donna. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e avviata alle analisi di laboratorio. I due arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati condotti presso il Tribunale, dove il loro arresto è stato convalidato.
  2. REGGIO CALABRIA: FERMATO INDIANO A ROCCELLA JONICA PER OMICIDIO CONNAZIONALE

    Reggio Calabria, 13 set. - (Adnkronos) - I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Roccella Jonica (Reggio Calabria) hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura di Locri, nei confronti di un uomo di nazionalità indiana, accusato di aver ucciso un connazionale a seguito di una brutale aggressione. Il cadavere era stato rinvenuto nella mattinata del 20 agosto scorso, abbandonato tra i vicoli del centro storico di Gioiosa Ionica. Il cadavere, infatti, in avanzato stato di decomposizione, era stato trovato avvolto in un lenzuolo ed adagiato sul selciato a ridosso di numerose abitazioni. Le indagini, coordinate dalla Procura di Locri, diretta da Giuseppe Casciaro, si sono rivelate particolarmente complesse a partire dall'identificazione della vittima, non riconoscibile a seguito della decomposizione. I carabinieri, grazie ad alcuni tatuaggi, sono riusciti a scoprire l'identità dell'uomo, noto alle forze di polizia, e in breve anche alla sua cerchia di conoscenze. Le indagini, alle quali ha contributo il Ris di Messina, oltre che il personale della Sis del Comando Provinciale di Reggio Calabria e del Nucleo Investigativo di Locri ha permesso di acquisire una pluralità di elementi a carico del fermato: un'anonima abitazione apparentemente abbandonata dove, con ogni probabilità, la vittima aveva da qualche tempo trovato rifugio, forse insieme al connazionale fermato. Grazie poi alla analisi delle immagini delle videocamere di sistemi di videosorveglianza gli investigatori hanno potuto appurare che l'indagato si trovava sulla scena del crimine in frangenti compatibili con l'omicidio. Dalle indagini è emerso anche che, proprio pochi giorni prima del rinvenimento del cadavere, un altro uomo di nazionalità indiana era stato soccorso da personale sanitario proprio nel centro storico di Gioiosa Ionica. L'attenzione degli investigatori e della Procura si è pertanto concentrata su questo filone, consentendo di verificare l'identità dell'uomo soccorso, il quale in passato aveva già avuto diversi dissapori proprio con la vittima. Peraltro, a partire dal rinvenimento del cadavere, il principale sospettato si era reso irreperibile e aveva lasciato il comune di Gioiosa Ionica. Grazie alle ricerche avviate dalla Sezione Operativa della Compagnia di Roccella Jonica l'uomo è stato infine individuato a Siderno, dove aveva trovato temporaneo rifugio. Qui è scattato il fermo disposto dall'Autorità Giudiziaria di Locri. Sotto la direzione della Procura di Locri, gli investigatori stanno ora cercando di raccogliere ulteriori elementi finalizzati a comprendere nel dettaglio le dinamiche dell'omicidio ed a verificare eventuali responsabilità di terzi.
  3. PALERMO: NASCONDE UN CHILO DI DROGA SOTTO LA TETTOIA DI CASA, ARRESTATO

    Palermo, 12 set. (Adnkronos) - Un chilo di droga nascosta sotto la tettoia di un appartamento del quartiere Noce, a Palermo. I carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato in flagranza un 23enne con l'accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Durante un servizio di controllo nel quartiere, i militari sono stati attirati dal forte odore proveniente da un'abitazione dove hanno trovato la droga nascosta sotto la tettoia. I militari hanno recuperato più di 1 kg di sostanza stupefacente: 7 panetti di hashish, una busta contente marijuana e quasi 40 dosi tra marjuana e hashish, già confezionate e pronte per essere immesse nel mercato della droga. Per il 23enne, il gip ha disposto gli arresti domiciliari.
  4. CAMORRA: 'STESA' DI PASQUA A SAN GIOVANNI A TEDUCCIO, DUE FERMI

    Napoli, 12 set. (Adnkronos) - Due persone sono state fermate dai carabinieri per la 'stesa' del 19 aprile scorso in via Nuova Villa, incrocio via Villa San Giovanni, nel quartiere San Giovanni a Teduccio di Napoli. L'azione intimidatoria fu messa in atto in presenza di più persone e con metodi tipicamente mafiosi. Le accuse sono di pubblica intimidazione con uso di armi, stesa e detenzione e porto abusivo di armi. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, in sede di convalida del decreto di fermo della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo del comando Provinciale di Napoli, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno anche consentito di ricostruire l'episodio delittuoso nell'ambito dei contrasti esistenti nella zona tra i clan Rinaldi-Reale e D'Amico Gennarella. La 'stesa' del 19 aprile scorso si inserisce, infatti, nel contesto di altre analoghe azioni delittuose registrate nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, a far data dal periodo pasquale di quest'anno, in conseguenza della rottura di una pace mafiosa precedentemente siglata tra i clan Rinaldi-Reale e D'Amico Gennarella. Grazie alle intercettazioni e alle indagini tradizionali compiute sul territorio, i militari dell'Arma hanno acquisito gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati e documentato la presunta rottura degli equilibri criminali nel quartiere San Giovanni a Teduccio.
  5. REGGIO EMILIA: FURTO IN CENTRO COMMERCIALE A RUBIERA, 2 DENUNCIATI

    Reggio Emilia, 12 set. - (Adnkronos) - Sarebbero stati sorpresi a rubare capi di abbigliamento all'interno di un centro commerciale di Rubiera, Reggio Emilia, ma il tempestivo intervento del personale di vigilanza e dei Carabinieri della stazione di Rubiera permetteva di recuperare la refurtiva che veniva restituita. Per questi motivi, i Carabinieri della Stazione di Rubiera, con l'accusa di furto aggravato, hanno denunciato, alla Procura di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, due cittadini tunisini, un 20enne senza fissa dimora e un 22enne domiciliato a Bomporto (Modena), già noto alle forze dell'ordine.
  6. CROTONE: SORPRESO IN CASA CON COCAINA E PIANTE DI MARIJUANA, ARRESTATO 57ENNE

    Roma, 12 set. - (Adnkronos) - I carabinieri di Cirò Marina, in provincia di Crotone, hanno arrestato in flagranza un 57enne, originario di Melissa, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari hanno notato movimenti sospetti nei pressi dell'abitazione dell'uomo, già noto alle forze dell'ordine, e hanno deciso di intervenire con il supporto del cane Indù, unità cinofila del gruppo della guardia di finanza. Dopo una perquisizione, a casa dell'uomo è stata trovata cocaina, marijuana e hashish, mentre in un terreno di proprietà del 57enne, i carabinieri hanno trovato altre nove piante di marijuana, di cui due già essiccate.
  7. BOLZANO, RUBANO UN TAGLIAERBA MA HA IL LOCALIZZATORE, DUE DENUNCIATI

    giardinaggio Bolzano, 12 set. (Adnkronos) - I carabinieri di Bolzano hanno denunciato due persone per ricettazione dopo che una donna ha denunciato la scomparsa del suo tagliaerba. L'attrezzo era infatti dotato di un dispositivo di geocalizzazione: quando la donna si è recata nella Stazione di Appiano per denunciarne il furto, ha fornito ai militari indicazioni per rintracciarlo. Il tagliaerba è stato trovato all'interno di un cassone di un camion di una ditta di giardinaggio. Una volta recuperato, i militari hanno rintracciato e denunciato il titolare della ditta proprietaria del mezzo e un suo dipendente, quest'ultimo trovato senza documenti di riconoscimento né permesso di soggiorno.
  8. DROGA: TRAFFICO STUPEFACENTI E SPACCIO ANCHE A MINORI, 18 ARRESTI A REGGIO CALABRIA

    Reggio Calabria, 11 set. - (Adnkronos) - Sono 18 gli arrestati, 15 in carcere e tre ai domiciliari, a Reggio Calabria per associazione a delinquere dedita al traffico di droga, contestati anche reati per armi. L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip su richiesta della Dda diretta dal procuratore Giuseppe Borrelli. Tra le accuse, inoltre, c'è pure un'ipotesi di estorsione. L'indagine, condotta dai carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Reggio Calabria, è stata avviata nel giugno 2023 e conclusa quasi un anno dopo. Le indagini sono partite il quartiere di Catona, nella periferia nord di Reggio Calabria, dove i militari avevano notato movimenti anomali attorno all'abitazione di un indagato, ritenuto dagli inquirenti il capo dell'associazione. Grazie a un sistema di videosorveglianza, piazzato all'esterno della casa, gli investigatori hanno individuato un embrionale gruppo di soggetti dediti al traffico di sostanze stupefacenti. Le intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche hanno consentito alla Dda di eseguire numerosi sequestri di droga e di mezzi strumentali allo spaccio. Dalle indagini è emerso che da Catona, l'associazione criminale godeva di ramificazioni anche in altre località del territorio reggino e di contatti nella piana di Gioia Tauro e in Sicilia. Nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere, il gip la definisce una solida attività imprenditoriale dedita alla vendita di cocaina, marijuana, hashish. Vendita in cui era coinvolto anche uno spacciatore minorenne. Minorenni, inoltre, erano pure diversi consumatori di droga. I componenti della consorteria si erano attrezzati per gestire, in modo professionale, il business degli stupefacenti, assicurandosi le forniture necessarie tramite i contatti vantati nell'ambiente criminale, non solo reggino, dal loro capo, nipote di un esponente apicale della 'ndrangheta di Archi. La droga veniva custodita in alcune strutture abbandonate o appartamenti presi in affitto dagli associati e trasformati da questi in basi logistiche e piazze di spaccio dove operavano anche alcune vedette che avevano il compito di avvertire in caso di presenza di forze di polizia in zona. I proventi dell'attività illegale venivano ripartiti tra i membri del gruppo e servivano anche al sostentamento di uno dei componenti che era stato arrestato perché trovato in possesso di una grossa quantità di stupefacente. Stando all'inchiesta, infine, il principale indagato riusciva a coordinare il sodalizio e a impartire direttive ai suoi spacciatori anche nel periodo in cui è stato detenuto grazie alla mediazione dei propri familiari nel corso dei colloqui in carcere.
  9. LPN-Milano: arrestato trapper Baby Gang, trovato con una pistola in hotel

    Milano, 11 set. (LaPresse) - Il trapper Zaccaria Mouhib, in arte 'Baby Gang', è stato nuovamente arrestato in un'operazione della Procura di Lecco sul traffico di armi. Da quanto si apprende, il 24enne, al centro di numerose indagini e processi sul mondo della trap, è stato perquisito in un albergo di Milano dopo un concerto a cui aveva partecipato con Emis Killa ed è stato trovato in possesso di un'arma, che ha fatto scattare l'arresto in flagranza, per cui procederà l'autorità giudiziaria di Milano. In queste ore invece la Procura di Lecco, coordinata dal procuratore Ezio Domenico Basso, ha disposto perquisizioni nella sua abitazione nella provincia Lariana, eseguita dai carabinieri del comando provinciale di Lecco, che sta portando a ulteriori riscontri dell'ipotesi investigativa. Maggiori dettagli saranno diffusi in una conferenza stampa convocata per le 11.30.
  10. Lodi, fermato presunto autore stupro 18enne a San Zenone al Lambro

    Roma, 11 set. (askanews) - All'esito delle indagini svolte dalla Procura di Lodi e dai carabinieri di San Donato Milanese e del Nucleo Operativo e Radiomobile, è stato fermato il presunto autore della violenza sessuale, ai danni di una 18enne, avvenuta nei pressi della stazione ferroviaria di San Zenone al Lambro nella notte tra il 30 e il 31 agosto scorsi e denunciata dalla vittima. Lo rende noto la Procura di Lodi, precisando che domani saranno trasmessi al Giudice per le Indagini Preliminari il fermo per la convalida e la richiesta di misura cautelare. Sav
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